Domanda di un lettore alla sottoscritta pubblicata in “La Posta di ON”, Olympian’s News n.139, marzo aprile 2013, pp. 11-13. (Copyright 139 di Sandro Ciccarelli Editore, www.olympian.it).
Ciao Annalisa, sono un tuo fan. I tuoi articoli su Olympian’s sono molto interessanti così come le tue interviste. Ho scoperto da poco dell’esistenza di un mondo natural nel body building e sopratutto dell’esistenza di campioni naturali con un fisico eccezionale come te. Ho letto il libro “La scienza del natural body building” e l’ho trovato molto interessante anche perché è l’esatto opposto di quello che mi hanno sempre consigliato di fare… confido in questa tipologia d’allenamento e spero d’avere quei risultati che inseguo ormai anni. Puoi consigliarmi qualche libro o lettura sull’allenamento e sull’alimentazione per poter conoscere e saperne di più? Sono pochi mesi che mi sto allenando col metodo B.I.I.O., però non tanto guardandomi allo specchio, ma indossando T-shirt o camicie, mi rendo conto che iniziano ad andarmi larghette rispetto a prima… forse è solo dovuto al basso volume degli allenamenti rispetto ai miei precedenti, certo è un bello schiaffo morale. Ero curioso di conoscere il tuo parere sul B.I.I.O. o su altre metodologie che magari ritieni più valide.I tuoi consigli sono come oro colato per un appassionato come me. Mi spiace farti perdere tempo però ho una grande fiducia nelle tue “dritte”, quindi grazie 1000!
Manuel
MIA RISPOSTA: Ciao Manuel, grazie per la stima e la fiducia che riponi in me! Nell’allenamento, così come nell’alimentazione, anche se ci sono principi universali, validi per tutti, i metodi, che dalle diverse combinazioni di essi derivano, possono essere infiniti, tutti differenti e tutti altrettanto validi. Per questo nessun metodo può essere valido sempre e per tutti. Questo è un problema per chi è pigro e vorrebbe una verità assoluta nella quale credere fideisticamente, per chi invece ama lo studio e la conoscenza è un’incredibile opportunità di crescita continua. La tua prima domanda, relativa alle letture che mi chiedi di consigliarti, mi fa capire che sei una persona che vuole conoscere ed imparare, quindi ci sono ottime possibilità che tu appartenga al secondo gruppo :-). Le letture che ti consiglio sono:
“La scienza dell’esercizio resa semplice” di Brian D. Johnston
“Il nuovo modello muscolare” di Charles Staley
“Brawn” di Stuart Mc Robert
“Oltre Brawn” di Stuart Mc Robert
“Forza, muscoli e potenza” di Brooks Kubic
Sull’alimentazione:
“Noutrishing Traditions – Tradizioni Alimentari” di Sally Fallon
Tutti editi da Sandro Ciccarelli Editore.
Ho avuto la fortuna di conoscere personalmente Brian Johnston, uno degli autori che ti ho consigliato, e ricorderò sempre quando, durante il corso di certificazione internazionale per Personal Trainer IART, ci disse “Volete sapere qual’è l’allenamento più efficace per voi? Quello che non avete ancora fatto”. Questo per sottolineare l’importanza della variabilità dello stimolo allenante, uno dei principi sui quali si basa la teoria dell’allenamento.
Il mio parere sul B.I.I.O. pertanto è che, come tutti i sistemi codificati rigidamente, possa essere efficace per qualcuno, ma non per TUTTI. Infatti, se così fosse, verrebbe meno uno dei principi fondamentali della teoria dell’allenamento, quello dell’individualità.
Detto questo mi preme sottolineare che qualunque programma, correttamente sviluppato sulla base dei principi della teoria dell’allenamento, ti darà risultati proporzionali all’impegno e alla costanza con il quale lo applicherai e alle tue capacità. Pertanto bisognerebbe prima di tutto verificare come ti alleni e quale intensità riesci ad esprimere… Il programma d’allenamento è come un’auto, se è molto potente ma tu non sai guidarla non avrai le prestazioni attese: se ti mettessi alla guida di un’auto da corsa e non sapessi come si guida nel migliore dei casi potresti guidarla come con un’utilitaria, non fruttandone affatto le potenzialità, nel peggiore dei casi potresti perderne il controllo e farti anche molto male…
Per tutti questi motivi ogni programma d’allenamento deve essere adeguato alle esigenze specifiche e alle capacità individuali. Un allenatore competente deve quindi conoscere non solo i diversi metodi ma i principi che sono alla base della teoria dell’allenamento (volume, intensità, frequenza, progressione, specificità, riduzione dei guadagni, individualità) e le relazioni tra essi, per essere in grado, sulla base della sua esperienza, di scegliere come applicarli per renderli adeguati all’individuo e come svilupparli nel tempo per rispondere al mutare delle esigenze e al miglioramento delle capacità dell’atleta. Deve inoltre verificare che l’individuo attui il programma nel modo opportuno. Per quanto mi riguarda, per assicurarmi che i miei allievi applichino il programma correttamente, chiedo loro di compilare sempre il diario d’allenamento e lo controllo settimanalmente, inoltre periodicamente verifico con loro in palestra i carichi d’allenamento, la tecnica d’esecuzione e la capacità di esprimere intensità durante l’allenamento. Sulla base di questi feedback ho così la possibilità di apportare tempestivamente delle modifiche, qualora le ritenga necessarie per ottimizzare i risultati.
Quindi nel tuo caso, si tratta di sviluppare, sulla base di uno o più metodi adattati alla tua individualità, il programma d’allenamento più funzionale al raggiungimento dei tuoi obiettivi, metterlo in pratica, valutare i risultati e adattarlo progressivamente al mutare delle tue esigenze e capacità. Puoi farlo sotto la guida di un preparatore competente e nel frattempo decidere anche di ampliare davvero le tue conoscenze iscrivendoti ad un corso di certificazione per allenatore di Natural Bodybuilding e Fitness NBFI.
Buono studio e ottimi allenamenti! 😉
A seguito di questa mia risposta ricevo su facebook il seguente messaggio da Claudio Tozzi, autore del libro “La scienza del natural Bodybuilding” (Sandro Ciccarelli Editore) e del metodo B.I.I.O.
Claudio Tozzi: Gentile Sig.ra Ghirotti, ho letto la sua risposta sull’ ultimo numero di Olympian’s news a proposito del mio BIIOsystem. In relazione a questo le invio le foto degli atleti BIIO, cioè quei pochi (“qualcuno”) a cui ha funzionato, pur essendo un sistema “rigido”.La prossima volta prima di rispondere, le consiglio magari di leggere il libro, perchè è di assoluta evidenza che non lo ha mai fatto; se vuole gli lo spedisco volentieri, anche se adesso è esaurito ed in ristampa per la 12a volta (24.000 copie in Italia e tradotto anche in spagnolo) per quei pochi atleti “rigidi” a cui ha funzionato. Un cordiale saluto e buon lavoro
MIA RISPOSTA: Gentile Sig. Tozzi, premetto che non mi permetterei mai di esprimere un parere su un argomento che non conosco. Non mi spiego come, dalle sole 3 righe della mia risposta che sono esplicitamente riferite al BIIO, Lei possa dedurre che non ho letto il Suo libro… Non solo l’ho letto, ma ho studiato entrambe le edizioni, anche la seconda aggiornata, e ho frequentato un Suo seminario a Rimini nel 2007. Ho anche acquistato una terza copia del Suo libro per regalarla ad un mio allievo.
Personalmente ho applicato su me stessa il suo metodo per 2 anni (2007-2008) con costanza ed impegno; quindi mi sono permessa di parlare non solo per conoscenza teorica ma anche pratica della materia.
Sono sinceramente dispiaciuta che lei abbia interpretato la mia risposta come una critica negativa. Non ho scritto che è un sistema “rigido”, ma che è “codificato rigidamente”. Non ho scritto che funziona per pochi, ma che può essere “efficace per qualcuno, ma non per TUTTI”.
L’opinione che esprimo in quella risposta è ben più ampia e comprende QUALSIASI metodo, anche il migliore del mondo (ammesso, ma non concesso, che ne esista uno solo). La tesi che sostengo è che proprio in virtù del Principio dell’Individualità, QUALSIASI metodo, basato sui principi dell’allenamento, funzionerà in misura diversa per ognuno. Preciso inoltre che QUALSIASI metodo darà risultati “proporzionali all’impegno e alla costanza con il quale lo applicherai e alle tue capacità”, questo per dire che nel caso in cui Manuel, l’autore della domanda, abbia seguito il BIIO ma non con adeguato impegno e costanza, questo potrebbe spiegare il fatto che non ottiene i risultati sperati.
Lei giustamente mi porta gli esempi degli atleti che hanno ottenuto risultati importanti con il BIIO e questo dimostra che funziona PER LORO, ma non dimostra che funziona per tutti.
Per quanto mi riguarda ho ottenuto maggiori risultati con altri metodi.
Essendo io stessa, dal 2010, un’atleta agonista di BB Natural, ho avuto occasione di conoscere moltissimi atleti Natural sia italiani che stranieri, i quali hanno risultati straordinari senza aver mai fatto il BIIO. Questo non significa che il suo metodo non sia valido ma che ne esistono altri che, come il suo, sono efficaci per qualcuno e che, come il suo, non lo sono per tutti. Le basti sapere che ci sono atlete di BB Natural americane che si allenano 30-40 min. 6 giorni su 7 e per loro questo funziona!
Personalmente considero la conoscenza e la sperimentazione di più metodi un vantaggio per un trainer, che ha così a sua disposizione più “armi” per permettere al suo allievo di raggiungere l’obiettivo. Sono convinta che Lei stesso sarà d’accordo con me su questo punto poichè il BIIO è certamente derivato anche dallo studio, elaborazione e sistematizzazione di altri metodi (Hatfield, Heavy duty, Mc Robert, solo per citarne alcuni).
Sinceramente apprezzerei molto incontrare i suoi atleti sul palco di gara NBFI ad ottobre 2013 e magari avere anche l’occasione di un confronto costruttivo con Lei. Cordiali saluti.
Claudio Tozzi: Salve, le stesse identiche cose che mi disse Ciccarelli all’ epoca… lei non ha una propria opinione, ma è “teleguidata”… ma è normale lavora per lui… Dovete spostare l’ attenzione sulle centinaia di email che vi arrivano sul BIIO e quasi nessuna sugli “altri metodi” che funzionerebbero di più… Ma non ce fate e non ce la farete mai, perchè il mio sistema (nonostante che pensate voi) ha molto più successo di tutti gli altri messi insieme e questo vi fa impazzire. I miei atleti gareggeranno, certo, ma in altre federazioni. Un cordiale saluto
Ho ritenuto non valesse nemmeno la pena replicare.
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Colgo l’occasione di farti i complimenti per tutti gli articoli che fai,ogni tanto mi capita di rileggerli come adesso aspettando quelli nuovi.
Questo però mi piace rileggerlo più di tutti perchè fa vedere quanto tu sia una professionista Educata anche nel rispondere ed il Tocci un gran pagliaccio (non nel senso buono)
Ancora Complimenti
Diego