Quando alcuni anni fa ho sentito parlare, per la prima volta, della Reverse Diet, ho subito pensato che fosse proprio ciò che mancava nel mondo della nutrizione: la soluzione al vero problema che tutti i dietologi e tutti i libri sulle diete avevano sempre ignorato: il recupero del peso perso dopo la dieta!
È sotto gli occhi di tutti quanto il sovrappeso sia un fenomeno dilagante e come, sebbene esistano tanti approcci dietetici efficaci per dimagrire, pochi permettano di mantenere nel tempo il risultato raggiunto, come confermato da un dato disarmante: il 95% delle persone che sono riuscire a perdere peso lo riprende tutto, spesso con gli interessi, entro i successivi 3 anni!
Da qui è nata l’idea che le diete non funzionino. Ma in realtà non è così! Seguitemi che ci arriviamo…
Nella mia esperienza di coach mi capita spesso di incontrare persone che si lamentano perché non riescono a liberarsi definitivamente dei chili di troppo. Mi dicono che hanno provato mille diete e che nessuna di queste ha funzionato. Davvero? NO! In realtà, indagando, ho scoperto che ogni dieta ha funzionato: ogni volta che sono state a dieta, queste persone hanno perso peso! Il problema è che poi sono ritornate grasse come prima e, in molti casi, più di prima.
Eccoci arrivati al dunque. Il problema è che le diete funzionano SOLO finché le fate! Il fallimento arriva subito dopo, proprio quando pensate di avere raggiunto il vostro obiettivo. La fase più difficile, infatti, inizia appena la dieta finisce, quando, dopo tutte le rinunce fatte per dimagrire, ritenete di avere il sacrosanto diritto di togliervi qualche soddisfazione e di tornare poi a mangiare come prima. Così facendo, però, ricominciate velocemente a ingrassare, fino a tornare, dopo qualche tempo, al punto di partenza, o in una condizione addirittura peggiore. Inoltre, se continuate a ripetete questi comportamenti, vi ritroverete invischiati nel circolo vizioso delle diete yo-yo e, con il passare del tempo, farete sempre più fatica a dimagrire.
Quante volte lo avete visto succedere o, ancora peggio, è successo proprio a voi? Non pensate sia ora di cambiare qualcosa come, ad esempio, il punto di vista?
Sì, perché il vero problema da risolvere non è “come faccio a dimagrire?”, ma è “come faccio a mantenere il peso raggiunto?”, ovvero “cosa faccio DOPO?”. Questa è una delle domande chiave alle quali questo libro risponde, in modo chiaro e comprensibile, suggerendo anche diverse modalità per gestire quella che io chiamo “la dieta dopo la dieta”.
La soluzione proposta è esattamente l’opposto di ciò che le persone normalmente fanno: diete sempre più restrittive e non sostenibili nel lungo termine. Quindi, ribaltando il punto di vista, rappresenta una rivoluzione copernicana nel campo nutrizionale. La Reverse Diet è infatti esattamente ciò che il suo nome suggerisce: una dieta al contrario, ossia una dieta nella quale, invece che mangiare di meno, bisogna mangiare gradualmente di più.
D’altra parte, dal momento che l’approccio classico del mangiare sempre meno porta, nella stragrande maggioranza dei casi, a un’inesorabile serie di fallimenti, è evidente come l’unica strada da percorrere sia quella che va nella direzione opposta. Questo almeno è il ragionamento che ho fatto io, diversi anni fa (quando ancora non si parlava di reverse diet), per affrontare situazioni apparentemente senza via d’uscita.
Molte persone, soprattutto donne, vorrebbero migliorare la propria composizione corporea, ma non sono nelle condizioni fisiologiche per sostenere un ulteriore taglio calorico. Quando una donna sta a 900 kcal (o un uomo a 1200 kcal) e non dimagrisce, cosa fate, tagliate ancora le calorie? Queste persone sono, come dico io, “sull’orlo di un precipizio” e ridurre ulteriormente l’apporto calorico sarebbe come dar loro una spinta per farle precipitare. Quindi, in questi casi, l’unica opzione è allontanarsi da quel pericolo, per portarsi in un “luogo più sicuro”, ossia aumentare le calorie.
Questo è esattamente ciò che, a partire dal 2014, iniziammo intuitivamente a sperimentare sul campo, sulla base della “costruzione metabolica” che il Dr. Joe Klemczewski aveva ideato per le fasi finali delle preparazioni agonistiche e che avevo messo in pratica, sia su me stessa che sugli atleti che seguivo, con ottimi risultati.
Gli effetti furono addirittura superiori alle aspettative! La maggior parte delle persone, anche non agonisti, mangiando di più e allenandosi correttamente con i pesi, non solo non ingrassava, ma iniziava (o continuava) a dimagrire! Inoltre, tutti avevano più energie e si allenavano più intensamente, innescando così un circolo virtuoso che prendeva il posto del circolo vizioso dal quale, per tanto tempo, non erano riusciti a uscire.
Mentre eravamo alla ricerca di una spiegazione scientifica a quello che stavamo osservando sul campo e che noi avevamo chiamato “reset metabolico”, cominciarono a essere pubblicati i primi studi e articoli che iniziavano a fare luce sull’argomento. Poi, quando fu pubblicato il libro Fat Loss Forever, di Layne Norton e Peter Baker, tutti i tasselli del puzzle andarono a posto e il quadro completo dei meccanismi fisiologici che stanno alla base della reverse diet fu chiaro.
Kristian Montevecchi, Layne Norton e Annalisa Ghirotti
Quello che mancava era una guida che desse indicazioni precise su come applicare i principi teorici nella pratica. Ora c’è! In questo nuovo libro Layne e Holly hanno sistematizzato tutte le conoscenze scientifiche oggi disponibili, unendole alla loro estesa esperienza sul campo, e danno indicazioni molto specifiche su come iniziare, proseguire e portare a termine la reverse diet, in modo tale che ogni lettore possa progettare autonomamente il proprio percorso, adattandolo e modificandolo, strada facendo, sulla base delle risposte individuali.
Si tratta di un vero e proprio “manuale” che contempla tutto ciò che è indispensabile sapere, sia per chi vuole sperimentarla in prima persona, sia per i coach e i nutrizionisti che vogliono applicarla ai propri clienti.
Per me questo libro è, da un lato, una conferma della mia convinzione che “il corpo è più intelligente di chi lo abita”, dall’altro lato esso è una risorsa di conoscenze utili per elevare la nostra intelligenza e colmare quel gap.
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Guida Completa alla Reverse Diet – Edizione Italiana